Sorridere è stare bene, sorridere fa bene e rende felici.
L’opinione del neuroscenziato R. Provine è che il sorriso abbia salvato la specie umana. Il sorriso è un collante sociale e relazionale e la forza dell’essere umano è quella di fare legami e di cooperare. Quando sul volto c’è un sorriso, l’Altro ci fa meno paura, ci ispira di più.
Chi sorride comunica disponibilità e interazioni benevole.
Quanti equivoci si generano quando il proprio partner, un collega, il capo o la madre verso un figlio, mostrano un viso corrucciato. La prima cosa che un bambino sente è la colpa “cosa ho combinato“, la moglie o il fidanzato ipotizzano di non essere più amati da quel partner!
Quando siamo piccoli piccoli, grazie ai neuroni-specchio (particolari cellule nervose che si attivano percependo un’azione della persona con cui interagiamo), sorridiamo al sorriso della mamma: il viso del bambino automaticamente si dispone al sorriso, proprio come questo arco nel cielo azzurro.
Vivere in una famiglia allegra, vicino a chi genera gioia, allena al buonumore e abbassa la genesi di paura e di ansia.
Dobbiamo allenarci alla gioia e a sorridere: alziamo gli angoli della bocca, pensiamo di avere il sorriso sulle labbra, interpretiamo con smorfie l’allegria. La nostra mente ci ringrazierà. Ogni tanto concediamoci un lasciare andare, proviamo a farci prendere dal brio: FELT SMILE! (sentiamoci sorridere).