La sofferenza psicologica legata alla infertilità trova nell’ EMDR un valido supporto.
L’ EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing, Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari) è un trattamento psicoterapeutico scoperto nel 1989 dalla psicologa americana Francine Shapiro (www.emdritalia.it).
Trova una valida applicazione nel supportare la donna o la coppia nella esperienza di difficoltà procreativa e durante il percorso di procreazione medicalmente assistita. Attraverso un intervento mirato e specifico, i vissuti emotivi particolarmente stressanti e pesanti vengono rielaborati grazie alla stimolazione bilaterale svolta dallo psicoterapeuta.
Le emozioni, le convinzioni, le sensazioni legate all’infertilità cominciano così ad assumere una forma più adattativa e funzionale, anziché influire negativamente sullo stile di vita della donna e della coppia togliendo la parte più disturbante e traumatica dell’infertilità e rafforzando le risorse e le strategie di autoefficacia.
Ulteriori benefici si riscontrano nel periodo dell’eventuale gravidanza, quando comincia ad instaurarsi il legame madre-bambino, affinchè questa importante fase sia pulita dagli aspetti negativi (stress, ansia, paura, scoramento, senso di inadeguatezza) sorti durante gli anni di ricerca di un figlio.
Attraverso l’EMDR si può trovare un supporto rilevante anche per elaborare il lutto di una genitorialità/maternità negata, quando la donna e la coppia devono dire basta e accogliere il limite al loro progetto genitoriale.